Rabbia
Prima o poi, la rabbia monta. Può arrivare in modi diversi, in tempi diversi, ma, quando ci si trova a fare i conti con un tumore, per molti è quasi inevitabile sentirsi arrabbiati. Arrabbiati con il mondo, con se stessi, con la famiglia e con i curanti. È un sentimento naturale, soprattutto quando ci si sente particolarmente vulnerabili ed è naturale che in certi momenti prenda il sopravvento. E non è facile affrontare la riprovazione o gli affettuosi rimbrotti di amici e familiari quando un sentimento così violento riesce a manifestarsi all’esterno.
Anche i familiari possono essere bersaglio della rabbia e del tourbillon di emozioni insolitamente violente che spesso la accompagnano, dallo shock al senso di colpa, dalla paura alla tristezza, fino alla depressione. Essi sono spesso in profonda difficoltà, sono preda a loro volta di emozioni analoghe, ancora più difficili da gestire. Se si riesce a spiegare a familiari e persone amate che si sta provando rabbia e si sta cercando un modo per sfogarla, anche loro possono contribuire a ideare una soluzione creativa..
“Quando viene espressa in modo sano, positivo, la rabbia può aiutare a cambiare le cose in meglio” spiegano gli esperti dell’ASCO. “Per esempio, la rabbia verso il cancro può dare a una persona l’energia e la forza necessarie a superare i momenti difficili della terapia.”
Io sono diventata egoista… quella ammalata sono io e quando dico che non voglio far pesare agli altri la mia malattia mento sapendo di mentire… Non serve a nessuno né a noi né a quelli che crediamo di proteggere perché il loro dolore ed il loro senso di inadeguatezza è più profondo di quanto crediamo e spesso le maschere che tentano di mettersi non sono sufficienti a nascondercelo.
Seguiteci nella nostra rabbia, arrabbiatevi con noi… arrabbiatevi per noi…. Non temete di farcela vedere, uniamola per sentirci più vicini. Ovviamente non è una regola, è solo il mio modo di affrontare questo sentimento….
Sono la sola??? Sfogatevi con me!!
Alba
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