CONTESTO
Vedi Terapia per le reazioni avverse da immunoterapia del dott. Federico Cappuzzo
Buongiorno, sono Alessia.
Non so se potete rispondere alla mia domanda, ma volevo sapere se si potesse iniziare immunoterapia, nonostante mio padre manifesti febbre alta una volta al giorno che tende a diminuire da sola.
Per la febbre, iniziata dopo la broncoscopia, gli sono stati prescritti 3 tipi di antibiotici diversi e cortisone, ormai sospeso da 10 giorni.
Dopo la cura antibiotica la febbre e scomparsa per 5 giorni, per poi tornare una sola volta al giorno, accompagnata da tremore improvviso e successivamente sudate e calore.
Finalmente abbiamo avuto gli esiti dell’esame molecolare, però l’oncologo aspetta che si liberi un posto in ospedale per ricoverarlo prima di iniziare immunoterapia…
La diagnosi è di adenocarcinoma polmonare IV stadio per plurimi secondarismi polmonari. PDL-1 70%, mutazione kRAS.
Mi scuso se mi sono dilungata troppo e La saluto cordialmente.
Stim.ma Alessia,
non ci sono controindicazioni in caso di infezioni subacute.
Per la domanda in oggetto, viste anche le caratteristiche riportate penso che il paziente sia assolutamente da candidare al trattamento immunoterapico, avendo un PD-L1 del 70%.
Ovviamente non conosco i dettagli del caso e non posso sapere se esistono altre condizioni che possono controindicarne l’uso.
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department
Prima di inserire un commento accertarsi della coerenza con l’articolo e il sito web.
Buonasera Dott. Cappuzzo.
La contatto per un’informazione. Mia madre, affetta da AdenoK polmonare e in trattamento con Pembrolizumab, soffre di osteoporosi fratturativa e un paio di mesi fa è stata operata al trocantere (istologia negativa, quindi non dovrebbero esserci metastasi ossee).
Mi insospettisce il fatto che un paio di settimane fa si sia procurata anche una frattura dorsale.
Tac e scintigrafia però non segnalavano nulla di sospetto fino all’ultimo controllo di giugno.
Volevo chiederle, avendo lei questa fragilità ossea così importante, può esserle somministrato il Denosumab oppure entrerebbe in contrasto con il Pembro?
Attendo un suo prezioso riscontro, la ringrazio e saluto cordialmente.
Sante
Gent. Sig. Sante,
la risposta è sì. Può essere fatto il denosumab
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department
Buonasera. Volevo sapere per mio padre che ha avuto diagnosi di carcinoma squamocellulare IV stadio con pdl1 < 1% ha fatto 3 cicli di carbogemcitabina e adesso in 2 linea hanno previsto nivolumab.
Mio padre ha una bpco gold4 volevo capire ha fatto visita pneumologica e spirometria ed hanno detto che può fare immunoterapia anche se c e’ rischio di polmonite. Ma quanto davvero è’ questo rischio di polmonite? Siamo un po’ spaventati per questo effetto collaterale. Ha avuto da poco il covid ma con poca sintomatologia . Mi chiedo dobbiamo davvero spaventarci di avere la polmonite? Nel senso partendo da bpco ed ossigenoterapia a permanenza rischia di morire?
Grazie!
Gent. Sig.ra Laura,
in genere il rischio di polmonite grave è basso.
Tuttavia tale rischio può essere superiore in chi già ha un’insufficienza respiratoria come il paziente in oggetto.
La quantificazione del rischio è impossibile, sconoscendo le caratteristiche del paziente ma bisogna anche considerare che le alternative all’immunoterapia sono piuttosto modeste.
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department
Buongiorno.
A mio padre hanno diagnosticato un adenocarcinoma con PDL1 1 % e l’epatite C.
In questo caso come si procede con le cure delle due malattie?
È possibile fare l’immunoterapia con l’epatite?
Grazie per il vs. inestimabile lavoro.
Liliana
Gent. Sig.ra,
in genere con l’epatite in fase attiva che necessita di terapia si preferisce non fare l’immunoterapia. Ovviamente bisogna contestualizzare la situazione in base all’aggressività delle due malattie e alla loro priorità.
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department
Gentile dottore, mio padre ha iniziato immunoterapia ogni 21 giorni con il farmaco Pembrolizumab per adenocarcinoma al polmone e tra qualche giorno dovrà fare la quarta infusione.
Purtroppo la settimana scorsa è risultato positivo al covid, se al tampone di controllo risulterà nuovamente positivo dovrà saltare l’infusione di immunoterapia.
Ci sono controindicazioni a riguardo? La seduta gli verrà fissata una volta negativizzato o perderà questo ciclo? Inoltre da una settimana manifesta un abbassamento di voce, potrebbe essere dovuto al covid?
La ringrazio in anticipo per la risposta e la saluto cordialmente.
Alessia
Gentile Alessia,
il calo della voce può essere dovuto al covid ma anche alla malattia, soprattutto se sono presenti dei linfonodi patologici nello spazio tra i due polmoni (il mediastino). Durante il Covid l’immunoterapia va sospesa e ripresa alla negativizzazione.
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department
Buongiorno Dottore.
Purtroppo da poco abbiamo scoperto, a distanza di 1 anno dalla scoperta del tumore al polmone (adenocarcinoma IV con metastasi cerebrali) che mio padre ha anche un altro tumore alla vescica non infiltrato ma ad alto grado.
Sul esame istologico c’è scritto T1G3.
Gli hanno programmato le instillazioni di BCG in vescica.
La mia domanda è:
Lui è già in cura con farmaco immunoterapico, precisamente con pembrolizumab, che per fortuna ad oggi sta facendo effetto sul polmone.
Potrebbe interferire e creare gravi effetti collaterali sottoponendosi con pembrolizumab e BCG?
Grazie mille per la sua gentile risposta
Marisa
Gentile signora,
non vedo controindicazioni alle installazioni di BCG anche se l’immunoterapia è in corso. Francamente ho qualche dubbio sulla loro reale indicazione, visto che la prognosi è fortemente condizionata dallo stadio avanzato del tumore al polmone.
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department