Buonasera, dottore.
Ho un nodulo polmonare di 2cm non biopsiabile.
Le chiedo cortesemente se le risulta che la VATS sia “meno impegnativa” come ripresa fisica e dolore rispetto alla chirurgia robotica.
Ho trovato poco in merito a questo aspetto (quindi penso possa interessare anche altri) perché il confronto viene fatto con la chirurgia tradizionale e quindi ovviamente più dolorosa.
Ho però trovato un unico articolo (Fondazione Policlinico Universitario Campus bio-medico) in cui si afferma che la robotica sia più dolorosa della VATS, in quanto i bracci del robot entrando negli accessi possono comprimere nervi che potrebbero portare, oltre al dolore post operatorio, anche un dolore cronico.
Può darmi qualche informazione in più per aiutarmi nella scelta, visto che comunque i risultati finali sembrano simili?
Grazie e buon lavoro.
Renato
Carissimo signor Renato,
grazie del quesito che è di estremo interesse per lei e credo per molti paziente che ci scrivono. Non parlo dell’indicazione all’intervento anche se sarebbe comunque utile avere visione delle immagini per stabilire anche la tecnica più adeguata. Certamente la chirurgia robotica e quella mini-invasiva (toracoscopia uniportale) sono tecniche ormai consolidate, non più sperimentali e con ottimi risultati sia nell’immediato che a distanza.
A tal proposito è giusto ricordare che la chirurgia robotica utilizza almeno 3 (a volte 4) accessi chirurgici ( 3 o 4 piccole incisioni sul torace) che pertanto “irritano” i vari nervi intercostali mentre la chirurgia uniportale viene eseguita mediante un’unica incisione di circa 3-4 cm per cui ne irrita solo uno.
In realtà non ci sono studi di grande evidenza sul fatto che la toracoscopia sia meno invasiva, semplicemente perché non sono stati condotti su larga scala. Certamente, la logica ci porta a pensare che l’impatto in termini di dolore e la velocità di ripresa nei pazienti sottoposti a toracoscopia uniportale possano essere migliori, ma non possiamo affermarlo con certezza, non avendo dati chiari a dimostrarlo.
Lavoro al Policlinico Gemelli ed il nostro reparto ha un estesa esperienza di toracoscopia uniportale, per cui le posso assicurare che tali interventi sono in effetti molto poco impattanti per l’organismo. Abbiamo anche il robot, ma preferiamo non utilizzarlo in tali casi, preferendo appunto la toracoscopia uniportale.
Pertanto, pur non avendo dati certi per esprimermi, le ho fatto capire quella che è la mia personale preferenza, che ritengo sia largamente condivisa dai vari chirurghi toracici italiani.
Sono a sua completa disposizione, se avesse bisogno di altre informazioni.
Cordiali saluti,
Prof. Filippo Lococo
Professore Associato in Chirurgia Toracica
IRCCS-Fondazione Policlinico Gemelli,
Università Cattolica del sacro Cuore
Roma, Italia
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