Al luna park del cancro del polmone è difficile essere creduti nel proprio dolore e nell'abisso in cui si precipita
Di Gianfranco Buccheri|2024-09-06T22:00:14+02:001 Febbraio 2024|Dillo ad ALCASE, Storie di speranza|1 Commento
L'obiettivo di un malato oncologico insieme alla priorità, è vivere bene ogni giorno,
Forse il SSN dovrebbe dotare di un libretto di istruzioni gli operatori medici affinchè comprendano che ad un malato oncologico polmonare e al caregiver servono ...
La partecipazione a *Le stanze di ALCASE* è stata un' esperienza intensa che ha permesso di parlare di vita e morte, di farmaci e percorsi.
La tempestività della diagnosi e dei relativi trattamenti nella malattia oncologica polmonare possono fare la differenza.
Oggi, grazie ai nuovi trattamenti e a un medico di riferimento specializzato esclusivamente nel cancro del polmone, si può cronicizzare la malattia
Un oncologo dovrebbe coniugare umanità e sensibilità con i suoi pazienti, in quanto persone che si confrontano con una patologia aggressiva
Un oncologo che attua lo stigma verso un malato di cancro al polmone ne peggiora la salute (v. depressione, ansia e qualità di vita)
Un'associazione di pazienti, e nel caso di ALCASE, di cancro al polmone, più di ogni altra malattia, esige un supporto speciale, perché il malato non si precipiti nello sconforto ed abbia maggiori informazioni possibili sulla patologia
La sperimentazione RISP coinvolge 18 centri, un numero abnorme di figure professionali con un costo altissimo che dovrebbe essere invece ottimizzato