ALCASE Italia
ALCASE Italia
per la lotta al cancro del polmone

Limiti attuali dell’indicazione chirurgica. Sempre più ampi, ma fino a che punto?

Limiti attuali dell’indicazione chirurgica. Sempre più ampi, ma fino a che punto?

1 Giugno 2023

Buonasera dottore, volevo sottoporre alla sua attenzione l’esito della PET eseguita da mio marito ed avere un suo parere circa le cure da intraprendere e verso quale miglior centro indirizzarci per poterle svolgere, noi siamo della provincia di Piacenza. Mio marito ad ora è Limitazioni per chirurgiaricoverato, venerdì 26 maggio è stata fatta una biopsia sulla lesione della parete toracica e siamo in attesa dell’esito.
I medici che lo hanno in cura dicono che non è operabile e che si aspetta l’esito dell’ago biopsia per intraprendere il trattamento medico.
Secondo il suo parere sarà sufficiente la biopsia eseguita o ne sarà necessaria una ulteriore sulla massa al polmone? Di seguito le allego l’esito della PET.
La ringrazio per la sua attenzione e le porgo distinti saluti.
Maria

L’indagine tomoscintigrafica odierna ha dimostrato un intenso patologico accumulo di tracciante, di sospetto significato neoplastico, a carico della voluminosa massa polmonare polilobata del lobo superiore del polmone destro (SUVmax 36). La captazione si presenta disomogenea come da fenomeni necrotici colliquativi.
In continuità con la lesione descritta, si evidenziano almeno due aree di intensa fissazione di tracciante, sospetti in senso neoplastico, a livello di ispessimenti della pleura parietale omolaterale (SUVmax 31.5).
A livello mediastinico si evidenziano alcune aree di lieve focale accumulo del radiotracciante a carico di formazioni linfonodali in sede ilare polmonare bilaterale (SUVmax 2.2 a destra), sottocarenale (SUVmax 2.1), loggia di Barety (SUVmax 2.5), finestra aorto-polmonare (SUVmax 2) e pretracheale alta (SUVmax 1.5); tali reperti sono di non univoca interpretazione (secondarismi? flogistico?).
Si segnala inoltre:
-focale accumulo a carico di formazione del surrene di destra (SUVmax 14);
-aree di focale ipercaptazione in corrispondenza della muscolatura scheletrica in sede pettorale destra (SUVmax 25), paravertebrale cervicale sinistra (SUVmax 4.5) e paravertebrale lombare omolaterale (SUVmax 8);
-formazioni adenopatiche localizzate in sede addominale mesenteriale posteriormente al colon trasverso (SUVmax 4.5), paracavale destro all’altezza del rene (SUVmax 6), nel lasso pericolico all’emipelvi di destra (SUVmax 14.5) ed in sede inguino-femorale sinistra (SUVmax 24.8).
I reperti descritti appaiono di sospetto significato secondario.

Carissima Maria,
la PET eseguita ha mostrato multiple captazioni che sono lo specchio di una malattia diffusa a carattere sistemico (Stadio IV) e come giustamente detto dai colleghi che, fino ad oggi l’hanno seguito, la malattia non risulta operabile per diffusione. La chirurgia viene indicata per gli stadi precoci o per gli stadi localmente avanzati dopo adeguata terapia perché la chirurgia ha l’obiettivo di essere radicale e asportare quindi tutta la malattia.
In alcune condizioni particolari ci sono degli spazi anche per le cosiddette malattie “oligometastatiche“, ovvero con poche metastasi, quando risultano asportabili anch’esse in maniera radicale, ma purtroppo non è questo il caso.
Le localizzazioni evidenziate alla PET derivano verosimilmente dal polmone (dico verosimilmente perché ancora non c’è una diagnosi istologica) e quindi fanno parte della stessa malattia. E’ dunque sufficiente fare la biopsia in una delle sedi descritte per avere tutti i dati necessari per impostare l’iter terapeutico.
Il target sul quale fare la biopsia viene sempre scelto cercando di essere il meno invasivi possibile e per dare meno discomfort al paziente.
Per tale ragione se il prelievo effettuato sarà idoneo e sufficiente per la diagnosi non sarà necessario procedere ad ulteriori biopsie. Visto lo stadio di malattia, sul tessuto prelevato verrà effettuato il campionamento molecolare completo al fine di studiare la biologia molecolare del tumore al fine di impostare il corretto iter di cura. Vicino casa sua, sia in Emilia Romagna che in Lombardia, ci sono diversi Istituti che si occupano in maniera specifica di tumore del polmone ai quali vi potete riferire per un consulto oncologico.
Chirurgo Toracico Giorgio Lo Iacono

Cordiali saluti,

Dott. Giorgio Lo Iacono
Chirurgo Toracico
Divisione di Chirurgia Toracica
Istituto Europeo di Oncologia (IEO)
Milano

Torna in cima