ALCASE Italia
ALCASE Italia
per la lotta al cancro del polmone

Effetti collaterali immunoterapia

CONTESTO:

L’immunoterapia può causare effetti collaterali, molti dei quali si verificano quando il sistema immunitario, che è stato potenziato per agire contro il cancro, agisce anche contro le cellule e i tessuti sani del corpo. Diversi pazienti hanno effetti collaterali diversi, che dipendono dalle condizioni generali prima del trattamento, dal tipo di tumore, da quanto è avanzato, dal tipo di immunoterapia e dalla dose.

Gli effetti collaterali dell‘immunoterpia possono insorgere in qualsiasi momento durante e dopo il trattamento. Il personale sanitario non può sapere con certezza quando o se si verificheranno e neppure la loro severità. Quindi, è importante conoscere quali sintomi possono verificarsi

Gli effetti collaterali più comuni includono dolore, gonfiore, indolenzimento, rossore, prurito, eruzioni cutanee o potrebbero insorgere sintomi simil-influenzali, quali febbre, brividi, debolezza, vertigini, nausea o vomito, dolori muscolari o articolari, affaticamento, cefalea, problemi respiratori, abbassamento o innalzamento pressione sanguigna, palpitazioni, diarrea

Alcuni tipi di immunoterapia possono causare reazioni allergiche e infiammatorie gravi che tuttavia, sono rare.

Fonte: National Cancer Institute



Buongiorno, dottoressa.

Da quattro mesi ho finito la cura immunoterapia con Durvalumab ed ho una tosse cronica. Negli ultimi quattro giorni,poi,  ho la sensazione di avere qualcosa in gola che mi infastidisce.

Grazie

Riccardo

Gentile Riccardo,

la tosse, come detto in altre occasioni, può essere un effetto collaterale dell’ immunoterapia.
Tuttavia tali effetti dovrebbero alleviarsi col sospendere della terapia. Nel suo caso, non ho ben capito se la tosse è iniziata durante il trattamento e proseguita fino a questo momento, o si è sviluppata una volta che la terapia è stata sospesa.

Ad ogni modo, come detto precedentemente, ogni sintomo, tosse o altro, va assolutamente discusso con l’ oncologo, il quale valuterà se fare ulteriori esami investigativi.

Saluti,

Dott. ssa Virginia Castiglia

Torna in cima